TASK FORCE NAZIONALE – EDUCAZIONE FINANZIARIA

Se c’è un tema troppo spesso sottovalutato, soprattutto in Italia, questo è l’educazione finanziaria. Ossia la piena conoscenza e consapevolezza, da parte di tutti i cittadini, delle dinamiche relative al denaro, al risparmio, agli investimenti. Siamo un Paese “analfabeta” dal punto di vista finanziario e proprio per questo una corretta educazione è una sfida necessaria per l’economia e la società, e si inserisce appieno negli obiettivi di sostenibilità, se si pensa a fenomeni come l’indebitamento e le disuguaglianze economiche.

Educazione Finanziaria: Un Necessario Cambio di Paradigma

Ecco perché l’educazione finanziaria non ha solo a che vedere con le di nozioni di base sulla gestione del denaro o il risparmio, bensì con il ripensamento complessivo del benessere individuale e collettivo. Il problema peraltro non è solo italiano: secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), solo il 30% degli adulti nel mondo ha una conoscenza finanziaria adeguata per prendere decisioni consapevoli, e questa mancanza di competenze può costare miliardi all’economia globale in termini di errori finanziari e indebitamento eccessivo, oltre che drammi personali. In questo contesto, l’educazione finanziaria si pone dunque come un’urgenza e anche un’opportunità per creare una società resiliente e prospera. Una nuova cultura di responsabilità finanziaria, per la quale serve l’impegno congiunto di governi, istituzioni educative, aziende e cittadini, trova in qualche modo ispirazione nelle parole del politico statunitense Benjamin Franklin: “Un investimento nella conoscenza paga il miglior interesse”.

La Situazione in Italia

In Italia, l’educazione finanziaria è per forza di cose al centro delle politiche pubbliche, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Piano Nazionale per l’Educazione Finanziaria. Il cammino è ancora lungo, anche perché dalla teoria bisognerà poi verificare il passaggio alla pratica e migliorare davvero tutti l’accesso alle informazioni finanziarie, ma intanto il nostro Paese si sta dimostrando consapevole di dover promuovere l’introduzione di programmi di educazione finanziaria nelle scuole e la formazione continua per gli adulti, anche attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte a giovani, meno giovani e alle fasce più vulnerabili della popolazione. Tra i progetti concreti e già in atto ci sono ad esempio quelli promossi da città come Milano e Roma, che hanno sviluppato programmi di educazione finanziaria nelle scuole e per la cittadinanza. Il capoluogo lombardo in particolare ha introdotto il progetto “ABC della Finanza” per fornire strumenti e conoscenze ai giovani, alle famiglie e agli imprenditori, promuovendo una cultura del risparmio e dell’investimento consapevole.

Le Sfide e le Opportunità del Futuro

La transizione verso un modello di educazione finanziaria più capillare e accessibile comporta, tra le tante cose, investimenti in programmi educativi, formazione di nuovi formatori e superamento delle resistenze culturali e comportamentali verso il cambiamento. Come? Anche e soprattutto grazie all’innovazione tecnologica, che supportata da politiche intelligenti e dalla collaborazione tra pubblico e privato, sarà il motore che ci guiderà verso questo traguardo sfidante e di fatto già lo è, attraverso le app di gestione del budget personale, i programmi di educazione online e i nuovi modelli di consulenza finanziaria. Ricordando sempre le parole dell’economista americano Warren Buffett, tra gli uomini più ricchi del pianeta, che sostiene saggiamente che “Il rischio viene dal non sapere cosa stai facendo”. Insomma, non c’è pericolo più grande, per la società, della mancanza di conoscenza e consapevolezza. In tutti i campi della vita e non da ultimo in quello dell’economia, dove si decide il benessere materiale, psicologico e la sopravvivenza stessa delle persone. Cosa è la sostenibilità, intesa in senso finanziario, se non esattamente questo? Andare dunque verso un mondo in cui tutti abbiano gli strumenti per non rimanere indietro. In conclusione, l’educazione finanziaria non è più solo un’opzione, è una priorità. È un percorso che richiede la partecipazione attiva di tutti – governi, scuole, aziende e cittadini – per costruire un futuro in cui la gestione del denaro non sia più come è oggi una fonte di ansia e incertezza, ma uno strumento di progresso sostenibile e di miglioramento della qualità della vita globale. Questo è il momento di agire: per diffondere l’educazione finanziaria a tutti, perché solo con le giuste competenze possiamo prendere decisioni consapevoli, affrontare le sfide economiche e costruire un futuro di sicurezza e prosperità; investire nell’alfabetizzazione finanziaria significa dare a ognuno il potere di gestire le proprie risorse, ridurre le disuguaglianze e promuovere una società più equa e resiliente, proprio per questo abbiamo deciso di far nascere le Task Force Nazionali di scopo/permanenti di CEOforLIFE, che saranno lanciate durante gli awards 2024 e prenderanno avvio con una serie di kick off meeting (giornate nazionali) dal 2025.

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