Tra le sfide più avvincenti per il futuro dei nostri territori e dell’ambiente, oltre che per la nostra economia, c’è sicuramente quella del turismo. Per un Paese come l’Italia, con tutte le sue ricchezze naturali, artistiche ed enogastronomiche, il turismo ha un ruolo centrale e non solo perché vale una buona fetta del Pil. Fenomeni come l’overtourism ci devono infatti far riflettere sulle conseguenze sempre più gravi del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell’impatto del sovraffollamento nelle località più gettonate. Dobbiamo insomma ripensare radicalmente il modo in cui viaggiamo e accogliamo i visitatori nel nostro Paese.
Turismo Sostenibile: Un Necessario Cambio di Paradigma
Il turismo va dunque reso sostenibile, ma questo termine non dobbiamo ridurci a interpretarlo nel senso di costruire o scegliere strutture ricettive ecocompatibili, o di adottare pratiche green come ad esempio la raccolta dei rifiuti nelle spiagge o in montagna e il rispetto della fauna locale. Dobbiamo invece con più ampio respiro esigere una trasformazione sistemica e culturale del modo in cui concepiamo il viaggio. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il settore turistico è responsabile di circa l’8% delle emissioni globali di gas serra, e il turismo di massa sta esercitando una pressione insostenibile su ecosistemi fragili e patrimoni culturali protetti. L’esigenza di cambiare è anche un’opportunità in fin dei conti, per creare un modello più rispettoso del pianeta in cui viviamo e in cui vorremmo continuare a vivere, non solo noi ma le generazioni a venire. Questa sfida globale si ispira anche alle significative parole del poeta statunitense Wendell Berry: “La Terra non ci è stata donata dai nostri genitori, ma presa in prestito dai nostri figli”. I “figli” in questo caso siamo tutti noi, dalle istituzioni governative agli operatori turistici, dalle comunità locali alle persone che ogni giorno, in Italia e in tutto il mondo, si mettono in viaggio.
La Situazione in Italia
Come stiamo affrontando la questione in Italia? Intanto va detto che il turismo sostenibile è sempre più al centro delle politiche pubbliche e delle strategie di sviluppo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Piano Strategico del Turismo. Stiamo pianificando, in linee generali, di decongestionare i flussi turistici per esempio valorizzando non solo le località mainstream ma anche i borghi storici, i percorsi naturalistici, e soprattutto incentivando il turismo lento e responsabile e imponendo la tutela del patrimonio culturale e ambientale. Ad esempio regioni come Toscana e Trentino-Alto Adige hanno sviluppato piani concreti per un turismo più sostenibile: Firenze, per citare un aspetto, ha introdotto il progetto “Florence Green Way” per promuovere il turismo pedonale e ciclabile, ridurre il traffico automobilistico e migliorare l’esperienza dei visitatori. Tuttavia questo non basta da solo a sconfiggere la piaga dell’overtourism soprattutto nelle grandi città d’arte e nelle aree protette.
Le Sfide e le Opportunità del Futuro
Per passare ad un modello turistico corretto si devono risolvere in prima battuta tre grandi criticità: investimenti in infrastrutture ecologiche, formazione degli operatori del settore e superamento delle resistenze culturali e soprattutto comportamentali dei viaggiatori. “La gente proteggerà ciò che ama”, diceva del resto l’esploratore francese Jacques-Yves Cousteau, definendo quello che oggi deve essere il nostro traguardo, e quindi un mondo in cui il turismo non solo riduce il suo impatto ambientale, ma diventa anche un elemento di coesione sociale e sviluppo economico sostenibile. Come arrivarci? Anche e soprattutto grazie all’innovazione tecnologica, supportata da politiche intelligenti e dalla collaborazione tra pubblico e privato. Del resto già esistono e stanno creando nuovi orizzonti per il turismo le piattaforme digitali, le app per la gestione sostenibile delle destinazioni, i modelli di economia circolare nel turismo e i nuovi programmi di certificazione green. In conclusione, il turismo sostenibile non è più solo un’opzione, è ormai una necessità. La transizione sarà a sua volta un viaggio che richiede la partecipazione attiva di tutti – governi, operatori turistici, comunità locali e tutti noi viaggiatori – per costruire un futuro in cui il turismo non sia più come spesso è oggi una fonte di degrado ambientale e disuguaglianza, ma uno strumento di progresso sostenibile e di miglioramento della qualità della vita globale. Questo è il momento di agire: per promuovere il turismo sostenibile che rispetti l’ambiente, valorizzi le culture locali e preservi le bellezze naturali per le generazioni future; scegliere un turismo responsabile significa viaggiare con consapevolezza, supportare le comunità e garantire che il mondo resti una destinazione da esplorare e amare, oggi e sempre, proprio per questo abbiamo deciso di far nascere le Task Force Nazionali di scopo/permanenti di CEOforLIFE, che saranno lanciate durante gli awards 2024 e prenderanno avvio con una serie di kick off meeting (giornate nazionali) dal 2025.