Il futuro delle nostre società e delle nostre economie passa innanzitutto dalle generazioni a venire e dunque dalla sfida di ripensare la scuola e l’università, in un contesto globale in cui sono sempre più evidenti le conseguenze dell’ineguaglianza educativa, dell’obsolescenza delle competenze e della trasformazione digitale. Una formazione dei giovani più lungimirante e più inclusiva è dunque una priorità non solo per loro e non solo dal punto di vista educativo, ma per tutta la comunità e anche per gli aspetti socio-economici.
Scuola e Università: Un Necessario Cambio di Paradigma
L’obiettivo deve essere quello di andare oltre una visione limitata, e cioè relativa solo ai programmi scolastici e all’ottenimento di titoli di studio che poi molto spesso rimangono “pezzi di carta” che servono a poco. C’è invece bisogno di una rivoluzione a 360 gradi del modo in cui concepiamo l’educazione come motore di crescita personale, cittadinanza attiva e innovazione. Secondo l’UNESCO, l’accesso equo all’educazione di qualità è una delle chiavi per combattere le disuguaglianze sociali ed economiche e promuovere uno sviluppo davvero sostenibile. Ecco perché investire nell’educazione non è un costo ma un’opportunità per porre finalmente le basi di una società più equa, inclusiva e resiliente. “L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo”: queste parole dell’indimenticato Nelson Mandela possono diventare l’ispirazione per un cambio di paradigma che però richiede l’impegno collettivo e costante di governi, istituzioni educative, aziende e cittadini per adottare soluzioni innovative che migliorino la qualità della formazione, promuovano l’equità e creino una cultura dell’apprendimento continuo.
La Situazione in Italia
Cosa fa concretamente l’Italia in questa direzione? Nel nostro Paese l’educazione è al centro delle politiche pubbliche e delle strategie di sviluppo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In linea generale, abbiamo stabilito che un sistema educativo più moderno e inclusivo passa attraverso la digitalizzazione delle scuole, la formazione dei docenti, l’incremento delle borse di studio e il potenziamento dei programmi di orientamento al lavoro. Più nello specifico, si possono segnalare progetti come quelli promossi da Milano e Bologna, che hanno sviluppato programmi di inclusione educativa e innovazione didattica. Milano, ad esempio, ha introdotto il progetto “Scuola 4.0” per promuovere l’uso delle tecnologie digitali nelle aule, migliorare l’accesso all’educazione e incentivare la collaborazione tra scuole, università e aziende locali. A livello nazionale c’è però ancora moltissimo lavoro da fare, ad esempio ridurre il tasso di abbandono scolastico, migliorare le competenze digitali e linguistiche e promuovere un dialogo più efficace tra università e mondo del lavoro.
Le Sfide e le Opportunità del Futuro
Per passare ad un modello educativo più moderno e inclusivo si devono risolvere in prima battuta tre grandi criticità: il rinnovamento delle infrastrutture scolastiche, che in I’Italia spesso sono vetuste, la formazione continua dei docenti e non da meno il superamento delle resistenze culturali e sociali all’innovazione. Tuttavia, le opportunità sono altrettanto significative e ci porterebbero a concretizzare il concetto espresso dal filosofo John Dewey, “L’educazione non è preparazione alla vita; l’educazione è la vita stessa”, e cioè a realizzare una società in cui l’educazione non è solo la trasmissione di conoscenze, ma un elemento centrale della coesione sociale e dello sviluppo sostenibile. A guidarci verso questo ambizioso traguardo sarà l’innovazione tecnologica, supportata da politiche intelligenti e dalla collaborazione tra pubblico e privato. Le piattaforme di apprendimento online, i programmi di scambio internazionale, le nuove metodologie didattiche basate sull’intelligenza artificiale e i nuovi modelli di collaborazione scuola-impresa sono solo alcune delle frontiere che stiamo esplorando. In conclusione, scuola e università non sono più solo un’opzione, sono una priorità. È un percorso che richiede la partecipazione attiva di tutti – governi, istituzioni educative, aziende e cittadini – per costruire un futuro in cui l’educazione non sia come oggi fonte di disuguaglianza, bensì strumento di progresso sostenibile e di miglioramento della qualità della vita globale. Questo è il momento di agire: per potenziare l’istruzione nelle scuole e università, formando le menti che costruiranno il futuro, colmando le disuguaglianze e preparando le nuove generazioni alle sfide globali; investire nell’educazione significa dare forza al progresso, alimentare l’innovazione e garantire un domani più giusto e prospero per tutti, proprio per questo abbiamo deciso di far nascere le Task Force Nazionali di scopo/permanenti di CEOforLIFE, che saranno lanciate durante gli awards 2024 e prenderanno avvio con una serie di kick off meeting (giornate nazionali) dal 2025.